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Video-podcast.

Il punto di Luca Pollarini.

"Fare sostenibilità" è difficile, inutile negarlo.

Ecco che a gennaio 2024 abbiamo avviato un nuovo progetto educativo: Il punto di Luca Pollarini, video-podcast che tratta di temi ESG. E' pensato per tutti coloro i quali vogliono rimanere aggiornati sulla Sostenibilità, ma non hanno molto tempo a disposizione. Sarà in formato di intervista, dialogo o monologo. Le nostre spiegazioni si basano su un'esposizione semplice, che utilizza il linguaggio comune.

Non ti annoieremo!

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EU ETS e CBAM: cosa sono?

EU ETS e CBAM: cosa sono?

Meccanismo europeo di tassazione del carbonio: 1. CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism). Il meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio (CBAM) dell’UE è lo strumento dell’UE per assegnare un prezzo equo al carbonio emesso durante la produzione di beni ad alta intensità di carbonio che entrano nell’UE e per incoraggiare una produzione industriale più pulita nei paesi extra-UE. Confermando che è stato pagato un prezzo per le emissioni di carbonio generate nella produzione di determinati beni importati nell'UE, la CBAM garantirà che il prezzo del carbonio delle importazioni sia equivalente al prezzo del carbonio della produzione nazionale e che gli obiettivi climatici dell'UE siano rispettati. non sono indeboliti. La CBAM si applicherà nel suo regime definitivo a partire dal 2026, mentre l'attuale fase transitoria durerà tra il 2023 e il 2026. Questa graduale introduzione della CBAM è in linea con l'eliminazione graduale dell'assegnazione di quote gratuite nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) a sostenere la decarbonizzazione dell’industria dell’UE. 2. EU ETS (European Union Emissions Trading System). E' il sistema europeo per lo scambio delle quote di emissione. Il meccanismo è di tipo cap&trade ovvero fissa un tetto massimo complessivo alle emissioni consentite sul territorio europeo nei settori interessati, cui corrisponde un equivalente numero “quote” (1 ton di CO2eq. = 1 quota) che possono essere acquistate/vendute su un apposito mercato (trade). Ogni operatore industriale attivo nei settori coperti dallo schema deve “compensare” su base annuale le proprie emissioni effettive (verificate da un soggetto terzo indipendente) con un corrispondente quantitativo di quote. La contabilità delle compensazioni è tenuta attraverso il Registro Unico dell’Unione mentre il controllo su scadenze e rispetto delle regole del meccanismo è affidato alle Autorità Nazionali Competenti (ANC). Le quote possono essere allocate a titolo oneroso o gratuito. Nel primo caso vengono vendute attraverso aste pubbliche alle quali partecipano soggetti accreditati che acquistano principalmente per compensare le proprie emissioni ma possono alimentare il mercato secondario del carbonio. Nel secondo caso, le quote vengono assegnate gratuitamente agli operatori a rischio di delocalizzazione delle produzioni in Paesi caratterizzati da standard ambientali meno stringenti rispetto a quelli europei. Le assegnazioni gratuite sono appannaggio dei settori manifatturieri e sono calcolate prendendo a riferimento le emissioni degli impianti più “virtuosi”.
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